Non posso dire di avere una routine, ogni giorno è diverso dall’altro.
Ho una panoramica variegata di task da completare durante le mie 8 ore che tengono il cervello sempre attivo e propositivo.
Mi piace immergermi a fondo in un progetto con un bel “Wish you were here” sparato nelle cuffie come amo confrontarmi con i miei colleghi su un progetto complicato.
Le giornate fuggono così, tra una call (che ormai è diventata una video-call), una riunione interna, un caffè, un problema della morte da risolvere entro un’ora, una pausa pranzo anticipata, un’attesa dell’assistenza Facebook che regolarmente non risponde e una partita a calcetto.
Cosa amo più del mio lavoro? L’imprevedibilità.
Fuori da Wave sono una mamma, una moglie e una grande fan della vita.
Mi piace divertirmi, bere e mangiare bene.
Mi piace ballare e ridere in modo sguaiato.
Mi piace vivere, fino in fondo. E dire quello che penso.
Amo riversare la mia creatività nella vita di tutti i giorni e cerco sempre nuove opportunità per non annoiarmi. Cucino piatti improbabili, progetto vestiti che non avrò il tempo di cucire, autoproduco detersivi e cosmetici che solo una come me può avere il coraggio di usare.
D’altronde… il bello è là fuori, bisogna andarlo a cercare.